Ogni intervento chirurgico potrebbe lasciare cicatrici sulla pelle, fondamentale in questa fase prendersi cura in modo adeguato delle cicatrici per renderle il più possibile meno visibili e per evitare che le cicatrici stesse diventino fortemente evidenti è importante giocare di anticipo e prenderci cura di loro fin dall’inizio ed in modo più che altro appropriato
Quando la nostra pelle accidentalmente subisce un trauma come può avvenire in caso di ferite, bruciature oppure quando subiamo un intervento chirurgico, il nostro corpo attiva subito il fisiologico processo di protezione e di riparazione epiteliale noto come processo di cicatrizzazione che riguarda i tessuti connettivi (i quali in sintesi risultano dall’unione di collagene, elastina, fibre reticolari). Fanno parte del tessuto connettivo anche i fibroblasti i quali ci aiutano concretamente a chiudere la ferita e la cui formazione e produzione aumenta notevolmente dopo una lesione, che può essere un’ustione, una ferita oppure un intervento chirurgico o un’incisione appunto sulla cute ed è proprio grazie ai fibroblasti che l’area che è stata lesa riesce a ricostruirsi.
Trattamenti per le cicatrici post operatorie e piccoli accorgimenti utili ovviamente esistono ma è sempre da tenere in considerazione che l’efficacia di tali trattamenti e relativi risultati dipendono molto anche da altri fattori tipo dalla posizione in cui si trova la lesione, dalle sue caratteristiche ed in ultimo dalla sua grandezza. Un dato di fatto da non dimenticare è che la cicatrice volente o nolente ci lascerà un segno sulla pelle per tutta la nostra vita però è anche vero e provato che nella maggior parte dei casi, le cure che dedichiamo alle cicatrici durante il delicato processo di cicatrizzazione sono decisive per la comparsa più o meno pronunciata di questi segni sulla nostra pelle.
Le cicatrici non sono tutte uguali e si possono presentare in diverse forme e tutto ciò è dovuto anche alla loro evoluzione che influisce nettamente sulla cura che è stata effettuata sull’incisione sin dall’inizio fino alla sua chiusura e guarigione ma oltre a questo sono importanti anche altri fattori quali l’età della persona, la zona dove compare, la profondità della ferita (o incisione) e la sua gravità ovviamente, in quanto è importante ricordare che ad esempio una ferita superficiale non sarà mai uguale ad un taglio profondo, sono due cose nettamente diverse ed in ultimo possono influire sulla forma della cicatrice anche i fattori genetici.
E’ decisiva anche l’evoluzione della ferita stessa e di come si va a chiudere e se magari durante questa fase si sono verificate infezioni o meno, sono tutte varianti che andranno ad influire sul processo stesso di cicatrizzazione. Le fasi di cicatrizzazione di una ferita sono 3:
Ad ogni modo alla luce di tutto ciò le cicatrici possono presentarsi di diverse forme:
È molto importante conoscere come curare al meglio una cicatrice in quanto, tale conoscenza diminuirà di netto l’eventualità di possibili comparse di complicazioni il che garantirà un risultato migliore dal punto di vista estetico. Come accennato poco fa le caratteristiche di profondità, longitudine e zona della cicatrice sono determinanti durante questo processo.
Per trattare le cicatrici dopo un intervento chirurgico è importante che il trattamento delle cicatrici post operatorie abbia inizio subito dopo l’intervento. Nel primo post-operatorio, sarà il medico stesso a prescrivere creme antibiotiche, per evitare l’infiammazione, superato questo periodo, bisognerà curare la ferita dopo aver tolto i punti di sutura, per ridurre al minimo i segni, si potranno quindi utilizzare creme che aiutino un processo di guarigione più veloce.
Dopo aver tolto i punti, sarà fondamentale utilizzare creme che potenzino la fase rigenerativa della pelle e che abbiano funzioni antibiotiche, lenitive ed elasticizzanti, per aiutare la pelle a tornare al suo tono naturale.
I passi da seguire sono sostanzialmente 4 per riuscire ad ottenere dei buoni risultati e, come in tutte le cose, è fondamentale la costanza poiché tutto ciò punta sul fatto di far ripristinare alla cute il suo stato originale il più possibile per intenderci. Vediamo insieme quali sono azioni migliori da fare:
Trascorso un po’ di tempo dall’intervento chirurgico è importante continuare a prendersi cura della cicatrice ed un occhio di riguardo va all’idratazione dell’incisione (o ferita) che deve essere sempre costante per apportare la giusta elasticità alla pelle. Per mantenere la cute idratata sono da prediligere prodotti emollienti (molto efficace la bava di lumaca) come anche trattamenti atopici con acido ialuronico i quali andranno a favorire non solo la giusta idratazione ma daranno inoltre un aiuto concreto nella fase di recupero della pelle e con successivo risultato di netto miglioramento della cicatrice. Un altro accorgimento utile come accennato poco fa è quello di proteggere la zona interessata dal sole evitando di esporre in modo diretto la ferita in quanto l’incidenza dei raggi UVA aumenta la produzione di melanina causando di conseguenza la pigmentazione della cicatrice rendendola quindi ancora più visibile.
Per evitare inoltre eventuali infezioni che possano pregiudicare la cicatrice è importante detergere la ferita con acqua tiepida e sapone neutro, ipoallergenico, nel momento in cui si sta formando. Le cicatrici infatti si possono bagnare dopo circa 10 giorni dall’intervento, effettuando un lavaggio una o due volte al giorno, si beneficerà anche dell’effetto antisettico dato dall’azione meccanica dell’acqua corrente. E’ consigliato inoltre effettuare dei leggeri massaggi circolari sulla zona appunto interessata e questa operazione aiuterà in modo efficace nella prevenzione in generale e a diminuire l’infiammazione classica dell’incisione dell’inizio della cicatrizzazione.
Ogni tipo di cicatrice che sia estesa oppure di forma ridotta può portare con sé molte paure soprattutto se localizzata in un’area della pelle molto visibile come ad esempio il viso oppure il collo, rimane sempre il timore che il segno possa rimanere in modo permanente e che risulti indelebile. In questo caso il segreto è innanzitutto una buona cicatrizzazione.
L’evoluzione della ferita è dunque una delle più importanti cause di una buona o brutta cicatrizzazione e proprio per questo le cure che dedichiamo ed applichiamo sopra il taglio durante il periodo di infiammazione hanno una spiccata valenza. Usare una buona crema alla bava di lumaca come trattamento è innanzitutto un ottimo metodo per far si che la ferita riesca a rimarginarsi velocemente prendendosi di conseguenza cura della cicatrice che può dunque apparire sulla cute. La bava di lumaca è un rimedio efficace per migliorare una cicatrice chirurgica, grazie alle sue molteplici proprietà di cui beneficia ed in questo caso specifico si andrà a sfruttare a pieno la sua spiccata azione cicatrizzante ottenuto dall’effetto combinato di allantoina, collagene e vitamine di cui è abbondantemente composta.
Grazie alla presenza all’interno della sua composizione di un antibiotico naturale, la bava è attiva nella prevenzione di infezioni che come appena visto possono avere un peso importante nell’evoluzione della ferita stessa.
Gioca a nostro favore anche l’altissimo potere idratante di cui vanta la bava (grazie ai mucopolisaccaridi) ed alla sua efficacia esfoliante, levigante, purificante dovuta all’azione dell’acido glicolico che agisce anche come autentico rinnovatore cellulare. Non è finito qui, per evitare al massimo i segni di cicatrici post chirurgiche è altresì importante che la nostra pelle abbia il giusto grado di elasticità ed anche in questo la bava di lumaca viene in nostro aiuto in quanto è composta in alte percentuali di elastina che come tutti sappiamo è una proteina che conferisce elasticità ai tessuti (ed è quello che occorre proprio nel nostro caso).
La bava di lumaca è una sostanza totalmente naturale e nel caso di cicatrici post operazioni chirurgiche è più opportuno e consigliato usare il Siero Bava Pura Ambra in quanto la concentrazione elevata di bava (in questo caso si parla di prodotto puro al 99,7%) ci permette di beneficiare in toto di tutte le sue proprietà. Va applicato con costanza almeno due volte al giorno sulla zona interessata ed in questo modo ci permetterà di liberarci da questi sgradevoli inestetismi e, proprio per questa battaglia specifica, la bava di lumaca è una delle migliori sostanze naturali che ci aiuterà a ridurre sensibilmente questo tipo di cicatrici, con pazienza ma d’altronde si sa…la lumaca è un simpatico animaletto che fa della sua lentezza la sua più grande virtù!
Durante le prime settimane una cicatrice può gonfiarsi a causa di una iperproduzione di collagene e conseguente formazione di tessuto fibrotico. Il gonfiore di una cicatrice può durare da 6 settimane a 3 mesi e sarà possibile notare anche un rossore intorno all’area interessata.
Il trattamento di una cicatrice ipertrofica, che si è gonfiata, dipende dallo stadio di cicatrizzazione in cui si interviene, sarà infatti più semplice trattare una cicatrice “nuova” piuttosto che una cicatrice che ha raggiunto una stabilizzazione. Una cicatrice più vecchia potrebbe infatti trasformarsi in un cheloide, forma decisamente più difficile da trattare.
Per curare una cicatrice che si è gonfiata quindi, la prima cosa da fare è intervenire tempestivamente, è possibile farlo attraverso l’applicazione di creme o sieri a base di acido ialuronico e vitamine, che abbiano proprietà cicatrizzanti, antiossidanti e idratanti. In casi più avanzati, il medico potrebbe trovare utile l’applicazione di cortisone, per limitare la formazione di tessuto fibrotico.