L’Elicicoltura sta prendendo sempre più piede da diversi anni a questa parte, in quanto è uno dei pochi lavori agricoli tramite il quale si riesce a far fruttare al meglio un terreno a differenza di tante altre coltivazioni.
I costi per realizzare un impianto elicicolo sono molto accessibili.
Si parte sicuramente da una recinzione perimetrale in lamiera come spiegato in altri articoli che protegge in modo importante l’allevamento dall’ingresso di predatori quali topi e rettili in genere.
Tale lamiera è meglio se ondulata e va interrata almeno 30 cm. E’ venduta a singoli fogli.
Per la costruzione del recinto occorre la rete professionale Helitex HDPE, studiata appositamente per proteggere le chiocciole dai raggi ultravioletti, è anche anti bava ed anti fuga.
Tale recinto va completato con un piccolo impianto di irrigazione (meglio se messo in alto) che verte su un tubo in polietilene dove verranno applicati dei micro nebulizzatori alla distanza l’uno dall’altro di 2,5 metri circa.
In primavera si procederà alla semina ed ogni recinto di dimensioni standard (46×3,5) prevede la quantità di 1,6 kg. di semi (bietola da taglio e bietola da coste).
La quantità di riproduttori selezionati e certificati da inserire all’interno di ogni recinto standard è di 30 kg.
I recinti possono essere costruiti anche con dimensioni diverse, in questo caso la quantità di riproduttori verrà calcolata a numero in base ai mq. effettivi e rapportata al kg.
Attrezzi utili per la gestione di un allevamento sono sicuramente un tagliaerba ed un motocoltivatore (oppure un piccolo trattore).
I ricavi sono direttamente proporzionali al numero dei recinti creati in quanto ogni recinto di dimensioni standard produce di netto circa 220/230 kg. di prodotto circa ogni stagione.
Le chiocciole sono quotate a livello nazionale da un minimo di Euro 4,50/kg. (vendita all’ingrosso) fino ad un massimo di Euro 12,00/kg. (vendita al dettaglio).
Nel mezzo ci sono tutti gli altri canali gastronomici di vendita quali: ristoranti, sagre, negozi, macellerie, pescherie, alimentari, catering, fiere, mercati e via dicendo.
Altro ricavo molto importante legato all’Elicicoltura può essere (per chi decide di farlo) sicuramente il mercato della bava ma di questo ne parleremo in un altro articolo.