Allevamento Lumache

Elicicoltura, cos’è e cosa serve

Hai sentito questo termine ma non hai idea di cosa voglia dire? L’elicicoltura è l’allevamento di lumache a scopo alimentare, ma anche per la vendita e la produzione di prodotti cosmetici con la bava prodotta dalle chiocciole. 

Si tratta di una pratica molto antica che oggi è a tutti gli effetti una forma di allevamento di animali, con le sue leggi e regole. 

Inoltre, l’elicicoltura, se fatta bene e con la giusta formazione alle spalle e con il giusto impegno, è un lavoro ricco di soddisfazioni, sia personali che economiche.

Un lavoro che fa tornare alle origini, a contatto con la Madre Terra, dove non si timbra un cartellino e nel quale sei il Capo di te stesso. Capace di rigenerarti e offrirti la possibilità di riprendere in mano la tua vita, anche grazie al costante contatto con la Natura. 

E poi, creme e ricette con protagoniste le lumache sono sempre più ricercate e apprezzate, vediamo cosa serve per cominciare ad allevare le lumache. 

Dal terreno ai macchinari, cosa serve per l’allevamento di lumache

Per iniziare un allevamento di lumache è necessario disporre di un appezzamento di terreno, possibilmente privo in toto o quasi di alberi. Non importa se sia in piano o in pendenza, purché si trovi in una posizione ben assolata

In elicicoltura qualsiasi tipo di terreno è idoneo all’allevamento – terreno misto, sciolto, sabbioso oppure argilloso -, ma assume un aspetto di fondamentale importanza la presenza dell’acqua. Questo perché, il periodo massimo di attività di un allevamento di lumache si svolge prettamente durante i mesi estivi dove sarà necessario irrigare tutte le sere per soddisfare il fabbisogno delle chiocciole allevate.

Materiali per allevamenti di lumache

Se hai già il terreno, di proprietà o in affitto, è giunto il momento di dare vita al tuo allevamento. Ecco cosa ti servirà: 

La nostra Azienda Agricola La Lumaca è in grado di fornire tutto il necessario per l’avvio di nuovi allevamenti, inoltre, scegliendo di acquistare il nostro pacchetto l’Elicicoltore Web avrai in omaggio il nostro videocorso dettagliato con consigli e curiosità per aiutarti ad ottenere una produzione molto elevata di lumache grazie ad una crescita veloce delle chiocciole. 

Quanto si guadagna con l’elicicoltura?

I guadagni dell’elicicoltura possono essere cospicui, ma sono dipendenti dalla grandezza dell’allevamento, dal metodo con cui si scelgono di allevare le chiocciole e dall’esperienza dell’allevatore.

Il mercato delle lumache ha un potenziale molto alto, basti considerare che il valore del fatturato del prodotto interno si aggira intorno ai 120 milioni di euro l’anno, con una richiesta, solo in Italia, di circa 4.500 tonnellate di chiocciole per anno.

Va poi considerato che oltre al mercato delle chiocciole da gastronomia c’è poi il ricavo proveniente dalla bava di lumaca. Ma quanto si guadagna con la bava di lumaca? Un litro di bava di lumaca, può arrivare a costare anche oltre i 100€/litro, a patto che sia estratta correttamente e proveniente da allevamenti certificati e che abbiano esperienza.

Noi de La Lumaca, adottiamo un metodo di estrazione della bava cruelty free, che salvaguarda la salute delle chiocciole, permettendoci di reimmettere gli animali all’interno dell’allevamento, una volta estratta la bava.

Una volta raccolta la bava, questa può essere rivenduta alle aziende cosmetiche e/o farmaceutiche o utilizzata per produrre una linea cosmetica propria.

Elicicoltura, etimologia e origine

Il termine elicicoltura deriva dal greco elix, che significa spirale (come quella presente sul guscio delle chiocciole) e dal latino coltus, che significa coltura, è una branca della zootecnica che ha origini antichissime.

Resti di chiocciole commestibili sono stati rinvenuti circa 10.000 anni fa nel bacino del mediterraneo Gli antichi romani praticavano l’elicicoltura, con il metodo definito della “lumaca romana” che prevedeva l’ingrasso delle chiocciole con cereali ed erbe aromatiche all’interno di quelli che venivano chiamati cocleari, dal latino cochlea, che differenziava l’allevamento di lumache da quello di altri animali.

Plinio il Vecchio nel descrivere gli allevamenti di elicicoltura, parla di varie specie di chiocciole, nutrite con cibo diverso e vino, mentre fanno la comparsa per la prima volta in un ricettario di cucina, nei primi anni del I secolo a.C. nel De Re Coquinaria di Marco Gavio Apicio.

Attualmente in Italia l’elicicoltura è una forma di allevamento piuttosto diffusa, tanto da coprire quasi il 50% della richiesta del mercato interno.